DECA-DURABOLIN ® Nandrolone

DECA-DURABOLIN ® Nandrolone

Il nandrolone, in special modo il nandrolone decanoato che è la forma commercializzata legalmente in Italia, è molto conosciuto tra gli atleti, in particolar modo tra i culturisti, per le sue note proprietà anabolizzanti e grazie anche ad i suoi valori di indice terapeutico. Si tratta, in pratica, di un semplice rapporto, elaborato da test e studi medici su tutti gli anabolizzanti, tra l’effetto androgeno e l’effetto cosiddetto protoanabolico. Il primo, consiste nelle conseguenze della sostanza sugli organi sessuali primari e secondari, mentre il secondo, quello protoanabolico, indica la capacitá di ingrossamento degli altri organi, specie ossa e muscoli. Nel nandrolone, tale rapporto può essere espresso con un valore di 1 a 12 in favore dell’effetto protoanabolico che in media, rispetto agli altri anabolizzanti, risulta essere circa tre volte meno androgeno e quattro volte più anabolizzante.

Nandrolone e Deca Durabolin: guida completa

L’assunzione di nandrolone è controindicata in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti, cancro alla mammella, neoplasie estrogeno-dipendenti, cancro ed ipertrofia prostatica, storia di epatocarcinoma, ipercalcemia, sindrome nefrosica, gravidanza e allattamento. Nelle donne l’assunzione di nandrolone ai fini anabolizzanti può indurre virilizzazione con conseguenti acne, raucedine, irsutismo e aumento della libido. Questo estere decanoato conferisce alla preparazione una durata d’azione di circa tre settimane dopo l’iniezione. È stato dimostrato che il Deca-Durabolin ha un’azione positiva sul metabolismo del calcio del quale favorisce l’assorbimento intestinale.

Schede Tecniche RCP Farmaci

Non dovrebbe essere utilizzato dai soggetti che presentano ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti, in gravidanza, nel carcinoma e adenoma prostatico, nel carcinoma mammario del maschio, nell’insufficienza epatica, in soggetti prepuberi e in caso di nefrosi. Il nandrolone decanoato fu descritto per la prima volta nel 1960 e fu introdotto per uso medico nel 1962. Fu il secondo estere nandrolone ad essere introdotto, dopo il nandrolone fenilpropionato (NPP) nel 1959, ed è uno degli esteri di nandrolone più usati.[8] È anche uno degli AAS più usati in tutto il mondo. Oltre al suo uso medico, il nandrolone decanoato è usato per migliorare il fisico e le prestazioni sportive, ed è considerato l’AAS più usato per tali scopi.[9] Il farmaco è una sostanza controllata in molti paesi e quindi l’uso non medico è generalmente considerato illegale. Il farmaco viene distribuito in fiale contenenti 25 o 50 mg di nandrolone decanoato iniettabile per via intramuscolare. Il nandrolone è un farmaco iniettabile, sotto forma di sostanza oleosa, che fa parte del gruppo terapeutico degli androgeni; le sue indicazioni principali sono il trattamento della sintomatologia nei soggetti maschi con deficit androginico o come trattamento coadiuvante in alcune forme di osteoporosi.

Pertanto, considerando la possibilità che anche nel maschio possa essere prodotta una seppur minima quantità di tale sostanza, la maggioranza dei laboratori internazionali, il cui compito è proprio il controllo antidoping, ha stabilito che la percentuale di nandrolone riscontrabile nelle urine degli atleti non debba superare i 2 nanogrammi. Oltre tale soglia, infatti, si potrà iniziare a parlare di doping con le conseguenti sanzioni ed esclusioni dalle competizioni agonistiche. DECA-DURABOLIN ® è utilizzato nel trattamento della sintomatologia in soggetti di sesso maschile con deficit androginico, o come terapia coadiuvante in alcune forme di osteoporosi. Il nandrolone provoca o accentua (se ereditaria) la tendenza al diabete; provoca danni al sistema cardiovascolare, disfunzioni al pancreas; nelle donne la mascolinizzazione è evidente. Certo, può sembrare poca cosa, se si considerano i lunghi elenchi associati ad altre sostanze, ma una modifica del quadro ormonale dell’individuo può manifestare problemi molto diversi e a lunga scadenza che sfuggono a ricerche troppo affrettate.

Come un po’ tutti gli anabolizzanti, pertanto, anche l’utilizzo del https://www.poddarbrioschool.com/scoperta-rete-di-traffico-clandestino-di-steroidi/ è molto diffuso tra gli atleti, in special modo tra quelli che praticano fitness e bodybuilding, grazie alle sue proprietà in grado di combattere la diminuzione di massa muscolare derivante da sedute di allenamento a volte troppo intenso. Nel giugno del 2010, il Ministero della Salute ha inserito il nandrolone nell’elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope (sono stati accertati pericoli concreti di indurre severa dipendenza psichica). In quanto agente anabolizzante, il nandrolone è una sostanza dopante e il suo utilizzo (al di fuori di prescrizioni mediche effettuate su basi patologiche) è proibito dal regolamento antidoping. Ma attenzione a credere che l’utilizzo del nandrolone non possa rivelarsi dannoso per l’organismo, poiché gli effetti collaterali ad esso collegati ci sono e non sono da poco. Innanzitutto, l’indice terapeutico di cui si è parlato poc’anzi è stato calcolato sugli animali, che hanno capacità metabolizzanti differenti dall’uomo. In secondo luogo, il dosaggio deve essere sempre ben calcolato, poiché il rapporto tra le azioni androgene e quelle anabolizzanti non aumentano in maniera proporzionale alla quantità assunta, ma possono notevolmente cambiare, in favore dell’effetto androgeno, con l’assunzione di dosi eccessive.

La modalità di utilizzo di tale sostanza, in genere, avviene mediante soluzioni iniettabili. I dosaggi normalmente utilizzati vanno dai 200 ai 600 mg a settimana, con una media di 2 mg per peso corporeo. In considerazione del rischio di virilizzazione del feto, Deca-Durabolin non deve essere usato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Pertanto, Deca- Durabolin non deve essere usato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3). Gli steroidi anabolizzanti possono ridurre i livelli di globulina legante la tiroxina con conseguente riduzione dei livelli sierici totali di T4 ed un aumento della captazione di T3 e T4 su resina. I livelli di ormone tiroideo libero rimangono tuttavia invariati e non si ha evidenza clinica di disfunzione tiroidea.

A livello del tessuto osseo il nandrolone decanoato stimola la formazione della matrice ossea e ne promuove la mineralizzazione; clinicamente questi effetti sono dimostrati da un bilancio positivo dell’azoto, da un aumento della frazione circolante di radio-calcio dopo somministrazione orale di 47Ca e da un incremento del contenuto minerale osseo. Ipercalcemia e/o condizioni che portano a ipercalcemia quali nefropatie, carcinoma prostatico, mammario, altri tumori e metastasi scheletriche (vedere paragrafo 4.3). L’ipercalcemia deve prima essere trattata in modo appropriato e, dopo il ripristino dei normali livelli di calcio, la terapia ormonale può essere ripresa. Ovviamente, è sempre pericoloso assumere farmaci senza il controllo medico, per cui è necessario farsi prescrivere il nandrolone dal proprio medico di fiducia, dopo attente analisi cliniche e tenendo conto anche della propria anamnesi personale e familiare. C’è da precisare, infatti, che tutte le sostanze anabolizzanti sono acquistabili solo dietro ricetta medica, anche se oggi tramite l’utilizzo di internet è possibile acquistare, anche dall’estero, prodotti a base di testosterone, come il nandrolone compresse (deca durabolin compresse) o anche a capsule. Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Decadurabolin 25 mg/1 ml soluzione per uso intramuscolare in caso di sovradosaggio.

  • I pazienti affetti da disfunzioni miocardiche o renali, da ipertensione o da epilessia, devono essere seguiti con attenzione poiché il nandrolone decanoato, come altri medicinali di questa categoria, può provocare ritenzione idrica.
  • In caso di comparsa di disordini clinico-biologici o di altro tipo, il trattamento con nandrolone deve essere interrotto.
  • Il che significa che, alla lunga, si può andare incontro ad una riduzione volumetrica dei testicoli e persino alla sterilità con effetti reversibili solo entro certi limiti e dopo molto tempo dal disuso.
  • In generale ogni 3 settimane un’iniezione da 25 mg; nei casi gravi possono essere somministrati 50 mg ogni 3 settimane da praticarsi profondamente per via intramuscolare.
  • Il nandrolone decanoato fu descritto per la prima volta nel 1960 e fu introdotto per uso medico nel 1962.

Ecco spiegato il motivo per cui viene ritenuto uno dei migliori prodotti in commercio e largamente utilizzato dai cultori del body building. In particolar modo da coloro che lo sport lo praticano per hobby e passione più che per agonismo, visto che il nandrolone è considerato a tutti gli effetti una sostanza dopante, pertanto vietata nelle competizioni. L’assunzione di DECA-DURABOLIN ® deve necessariamente essere preceduta da un’attenta visita medica utile a valutare l’appropriatezza prescrittiva e l’eventuale presenza di condizioni morbose, il cui decorso clinico potrebbe peggiorare in seguito all’assunzione di nandrolone.

Il nandrolone viene rilevato rintracciando i prodotti della sua degradazione, ma, non essendo ancora del tutto chiaro se l’uomo lo produca naturalmente, viene considerato positivo un atleta che superi la concentrazione nelle urine di 2 nanogrammi/ml (per le donne 5 ng/ml). Il nandrolone non è in grado di trasformare un brocco in un campione, ma, dal momento che riduce i tempi di recupero e aumenta la forza, è una frode in ambito professionistico. L’utilizzo di nandrolone in concomitanza con altri farmaci ad azione anticoagulante e ipoglicemizzante o a cortisonici può incrementare rispettivamente il rischio di emorragie, ipoglicemia e ipertensione arteriosa. Negli uomini il trattamento con Deca-Durabolin può portare a disturbi della fertilità sopprimendo la formazione di sperma. Nelle donne il trattamento con Deca-Durabolin può portare a riduzione della frequenza o soppressione del ciclo mestruale (vedere paragrafo 4.8). L’associazione di Deca-Durabolin ( mg/settimana) con eritropoietina umana ricombinante (rhEPO), specialmente nelle donne, può consentire una riduzione della dose di eritropoietina per ridurre l’anemia.